Ruolo dell’operatore video
Ciao, se sei qui forse sei interessata/o anche a conoscere il mio pensiero sul ruolo dell’operatore video (o videografo come spesso amiamo farci chiamare per darci un tono) in un matrimonio.
La prima volta che mi chiesero di “fare il filmino”, (intorno al 1999) fui colpito da ciò che disse lo sposo rivolgendosi ai genitori al mio arrivo in compagnia del fotografo: Mi raccomando, oggi comandano loro e non si discute!
Ammetto che all’istante fui pervaso da un certo senso di onnipotenza, lo stesso che aveva da tempo colto fotografi e colleghi che si sfidavano a vicenda per mostrare chi fosse il più autorevole nell’impartire direttive senza batter ciglio.
Il fotografo e l’operatore tutto potevano e tutto dovevano, far spostare il mobilio o auto parcheggiate di un intero quartiere, addestrare assembramenti di invitati e ridurli ai loro voleri, nonché far sorridere, piangere o applaudire, gli orari di tutte le fasi e le strade da percorrere!
In buona sostanza, negli anni 90 e in parte anche nello scorso decennio da un cameraman ci si aspettava che gestisse tempi, persone ed emozioni. Questo atteggiamento derivava ovviamente dall’ambito fotografico, infatti sin dalla notte dei tempi questo ruolo di “cerimoniere” era rivestito dal famigerato fotografo!
Dopo il primo momento di euforia mi accorsi che questo ruolo non mi si addiceva. Avevo la percezione che non fosse corretto plasmare e costruire emozioni in un’occasione che già di per se ne era ricchissima e il risultato non mi lasciava soddisfatto.
Quindi abbandonai la logica dell’inseguire quel trend e cominciai a raccontare il matrimonio per quello che era, e scoprii che era la mia strada. Fortunatamente con la diffusione delle nuove tecnologie e la comunicazione globale il gusto è cambiato premiando più l’attimo reale rubato rispetto al perfetto e contraffatto.
Narrare un matrimonio in stile “reportage” non significa farne una fredda diretta ma semplicemente descriverlo con elementi genuini in esso già presenti.
La giusta scelta di questi elementi e la loro relazione renderà il racconto emozionante oltreché vero.
Per poter ottenere questo risultato è importante essere empatici educati e discreti in modo da interferire il meno possibile su una giornata che viviamo anche noi assieme a tutti gli altri ma che fondamentalmente non dobbiamo creare noi.
Per questo motivo quando vengo chiamato, non mi presento con una squadra di 4 assistenti armati di luci, gru e droni, ma solo con la mia borsa.
E questo mi appassiona.